martedì 23 dicembre 2014

La scuola degli ingredienti segreti (E. Bauermeister)


Non avrei mai potuto immaginare che leggere un libro, oltre a tenermi attaccata alle pagine per conoscere meglio i personaggi e capire a fondo la loro storia, mi avrebbe anche fatto venire... voglia di cucinare. Con "La scuola degli ingredienti segreti" è stato così. All'autrice devo riconoscere il merito di aver fatto letteralmente uscire dalle pagine profumi e sapori grazie alle sue descrizioni e in un contesto del genere ha anche dato vita ad una storia - o meglio, a più storie che si incontrano tra loro - che non mi ha delusa.

In estrema sintesi, un gruppo di persone si ritrovano a condividere un'esperienza formativa in un ristorante, seguendo un corso di cucina. Qualcuno ci è arrivato di sua volontà, qualcun altro per aver ottenuto un buono in regalo: fatto sta che si ritrovano periodicamente nella cucina del ristorante di Lilian per imparare non solo a cucinare ma - sta qui il segreto - anche per arrivare alla felicità. Ognuno a modo suo, trova delle risposte ed è qui la magia.

Lillian è una bambina che vive accanto ad una madre assente. Una donna che ha trovato nella lettura il suo rifugio, il suo modo per fuggire dalla realtà. Sarà proprio Lilian a trovare la strada per riportare sua madre vicino a se come una presenza vera e non un ombra. In questo, sarà il cibo ad aiutarla. 
Lillian diventa una donna sicura di se ed ha un ristorante di successo dove, il lunedì, la cucina si apre per un corso a cui partecipano persone eterogenee per sesso e per età, ognuno con la sua storia alle spalle.

Nelle more del racconto, l'autrice interseca le storie dei personaggi con i momenti passati alla scuola di cucina e ne emerge un racconto originale e ben scritto. Fa conoscere al lettore ogni personaggio, la sua vita, i suoi problemi, ciò che l'ha portato ad essere quello che è. E ad ognuno assegna un ruolo ben preciso in una storia che si dipana - pagina dopo pagina - in una lettura piacevole.

La prima cosa che mi ha incuriosita - e colpita - è stata la descrizione, nelle primissime pagine, del rapporto morboso della madre di Lilian con i libri e, di conseguenza, il rifiuto della lettura che si alimentò nella bambina visto come un modo di rifiutare ciò che aveva strappato a lei sua madre. 
Fu da bambina che Lillian ebbe il suo primo contatto con l'arte culinaria e, da quel momento, divenne parte di se.

Nella sua scuola di cucina Lillian ospita Claire, Carl, Antonia, Tom, Chloe, Isabelle, Helen e Ian: persone che entreranno non in una scuola di cucina come tante, ma in un luogo in cui si incontreranno emozioni, delusioni, amori, promesse, amicizie... ognuno ne uscirà cambiato non solo perché  avrà imparato a cucinare!

E' un libro scritto molto bene, con descrizioni minuziose e capaci di dare vita alle situazioni descritte. Ho accennato sopra alla capacità dell'autrice di trasmettere amore per la cucina facendo letteralmente uscire dalle pagine sapori (che mi è sembrato di assaporare davvero) ed odori (che mi stuzzicavano le narici). La cucina viene descritta non come una serie di gesti meccanici e ripetitivi compiuti per necessità quando una sinfonia di note, l'espressione della propria personalità e sensibilità.... bello, mi è piaciuto.
L'edizione che ho letto io comprende, alla fine, un'intervista all'autrice ad anche un paio di ricettine... ho voglia di mettermi alla prova tra i fornelli. Chissà se riuscirò a dare davvero forma e consistenza alla torta bianca di Carl di cui è proposta la ricetta!!!
***
La scuola degli ingredienti segreti
Erica Bauermeister
Garzanti Editore
10.90 euro

1 commento:

  1. Cara Stefania, anche a me è piaciuto tantissimo questo libro. Infatti ne ho anche parlato sul blog: http://lapprendistaditaliano.blogspot.com.es/2013/08/la-scuola-degli-ingredienti-segreti.html.
    Comunque sono passata per augurarti un felice Natale con i tuoi cari. Domani sarò in cucina per tutta la giornata!! Un bacione.

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